sabato 18 gennaio 2014

Spaghetti home made

Quando avevo circa 8 anni in casa mia ha fatto il suo ingresso una macchina per la pasta. Non la classica nonna Papera, ma una macchina che fa tutto da sè, impasta e poi produce della pasta nei formati che normalmente si compravano già pronti, come gli spaghetti o i maccheroni.
Io già allora avevo una predilezione per questi "marchingegni" e mi sono subito entusiasmata all'idea di fare in casa formati di pasta che non fossero le solite tagliatelle o i maltagliati.
Mia mamma invece, con mio grande dispiacere, non è stata conquistata quanto me da questa macchina. Nei primi utilizzi infatti c'è stato qualche inconveniente: gli ingredienti dovevano essere pesati e misurati con la precisione di un chimico, altrimenti tutto il processo veniva compromesso. 
Mia mamma sperimentò personalmente la poca precisione delle bilance degli anni ottanta, e l'impasto, della consistenza sbagliata, non usciva formando maccheroni profumati, ma bensì rimaneva attorno agli "ingranaggi" come un morso, rendendo anche molto difficoltoso smontare i pezzi per pulire la macchina.
Questo problema è capitato un paio di volte ma furono sufficienti perchè la macchina dopo qualche utilizzo fosse archiviata da mia mamma in uno scaffale della cucina.
A me invece piaceva moltissimo stare lì a guardare fino al momento in cui, terminato l'impasto, mia mamma sbloccava il fermo e cominciavo a vedere dei fili di pasta sbucare dalla trafila. Io avevo il compito di tagliare la pasta con l'apposita leva quando avesse raggiunto la lunghezza desiderata.


Qualche giorno fa ho deciso di riesumare la macchina e nonostante le previsioni nefaste di mia mamma (guarda che se non pesi bene gli ingredienti poi si blocca tutto eh!) ho deciso di provare a fare gli spaghetti home made.
Una cosa che non ricordavo di questa macchina è che non c'è un tasto per l'accensione: per accendere e spegnere è neccessario mettere e togliere la spina nella presa. Molto vintage! :)


Ingredienti:

300 g di farina 00
1 uovo
acqua q.b.
1 pizzico di sale

Procedimento:

Per prima cosa ho messo la farina e un pizzico di sale nella macchina, quindi ho sbattuto l'uovo e ho aggiunto acqua fino ad arrivare ad un peso di 115 g. A questo punto ho versato il composto di acqua+uovo nella macchina e l'ho azionata per 2 minuti.
A questo punto occorre controllare che l'impasto sia della consistenza richiesta, paragonandolo alle fotografie riportate nel libro allegato alla macchina. Quindi si fa un consulto familiare e si mette ai voti l'aggiunta o meno di acqua o farina. Quando si ritiene di aver raggiunto la consistenza corretta, è il momento di aprire la serranda che permette all'impasto di raggiungere la trafila.


Occorre lasciar uscire la pasta fino a che è della lunghezza desiderata; a quel punto si taglia con l'apposita levetta montata sulla trafila.


Man mano che si taglia la pasta è opportuno stenderla su un tagliere infarinato.



Penso che utilizzerò molte altre volte questa macchina, mi piace molto ed è bellissimo fare gli spaghetti in casa.


Con questa ricetta partecipo al contest La ricetta dei ricordi





4 commenti:

  1. Deliziosamente vintage...Io adoro, come te, questi marchingegni del passato!! Buon weekend...

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  2. Fantastici questi spaghetti..ci volevi tu a dimostrare a tua madre che volere è potere! 6 una forza!
    la zia Consu

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  3. Bellissimo post e bella macchina storica della pasta..immagino che si va veloci a fare la pasta..brava baci!

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  4. Ciao Floriana...il tuo racconto è tenerissimo, e complimenti per la caparbietà e per averci riprovato. Penso che il bel piatto di spaghetti sia stato una bella rivincita sul marchingegno e su tutto il tempo che ti ha aspettato sullo scaffale della cucina!
    In bocca al lupo per il contest...ti auguro di vincere di tutto cuore!

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Flo