Oggi ci buttiamo su un grande classico: arancia e cioccolato. E' un abbinamento che io adoro e questa volta ho usato persino il cioccolato aromatizzato all'arancia. Anzichè fonderlo l'ho grattuggiato e l'aroma di arancio mi ha invaso la casa. :)
Ingredienti:
170 g di yogurt greco 170 g di farina 00 100 g di cioccolato fondente all'arancia grattuggiato 80 g di zucchero 60 g di olio di semi 2 uova 1/2 bustina di lievito per dolci 1 cucchiaio di rum il succo e la scorza di un'arancia un pizzico di sale
Procedimento: Per prima cosa armatevi di pazienza e di una grattugia e grattuggiate il cioccolato in modo da ottenere una polvere di cioccolato. Quindi in una ciotola mescolate lo yogurt, lo zucchero, le uova, la scorza e il succo filtrato dell'arancia e il rum con la frusta elettrica. Aggiungete la farina mescolata con lievito e polvere di cioccolato e il sale, l'olio e mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versate l'impasto in uno stampo unto e infarinato e infornate a 180°C per 30-35 minuti. Una volta fredda, spolverizzate con zucchero a velo.
2015: già così da solo incute un po' di timore, perchè sembra una cifra importante, un numero che segna una svolta. Ed è proprio così che vorrei fosse per me il 2015: l'anno della svolta, delle soddisfazioni, l'anno dei rimorsi e non dei rimpianti. L'anno in cui finalmente è ora di crederci davvero.
Vorrei che guardandomi indietro il 2015 fosse un anno che parla di me, e non di lavori che mi vanno stretti, malumori, elenchi infiniti di cose che avrei voluto fare e non ho fatto. Non ho mai fatto liste di obiettivi per l'anno nuovo, forse perchè tutto sommato mi andava bene continuare così, ma il 2014 è stato un anno che mi ha dato davvero poco, un anno in cui ho raggiunto un livello di insoddisfazione personale e lavorativa che mi ha portato a fare la mia prima lista dei "quest'anno farò...".
Oltre al blog, che mi ha dato tante soddisfazioni e merita che gli venga dedicato del tempo in più, l'obbiettivo più grande per quest'anno per me è la pittura su ceramica. Finora questa mia grande passione ha dovuto imparare a farsi da parte, rintanarsi in un angolino per lasciare il posto a cose più "importanti", al lavoro "serio", agli impegni quotidiani, rimanendo confinata nel ruolo di hobby. Ma dato il periodo che continuiamo a vivere e che purtroppo sembra non passerà tanto in fretta vorrei dedicarmi alle cose che mi rendono felice, che mi danno delle soddisfazioni. E nell'anno appena concluso ho avuto delle soddisfazioni solo dal tempo che ho dedicato a dipingere, che purtroppo è stato troppo poco. Far diventare questa mia passione un lavoro sarebbe il mio sogno e quest'anno mi impegnerò per fare in modo che qualcosa almeno si muova in quella direzione. Voglio cominciare dando lezioni di pittura su ceramica, sperando che ci sia ancora qualcuno che decida di dare spazio a un desiderio e di lasciare da parte le preoccupazioni anche solo per un paio d'ore la settimana. Non è richiesta nessuna attitudine particolare per cominciare e non richiede grandi spese per acquistare il materiale necessario. Direi che è un'attività alla portata di tutti, sia come capacità che come "portafogli".
Per cui oggi nessuna ricetta, ma solo qualche foto dei miei lavori, non le solite tazzine con le fragoline e le margheritine, ma qualcosa che faccia capire che la ceramica e la porcellana sono dei materiali stupendi e con un po' di esperienza e voglia di creare si possono realizzare degli oggetti splendidi per abbellire le proprie case, o oggetti unici da regalare alle persone care.
La mia passione è nata quando frequentavo le scuole medie: mi sono iscritta a un corso pomeridiano organizzato dalla scuola e da allora non ho più smesso. Era il 1989. Da allora ho dipinto centinaia di oggetti, dai piatti alle tazze, dai vasi alle scatole, dalle lampade ai quadri. Ho cambiato 3 insegnanti e ho anche partecipato a delle mostre collettive. Ora è giunto il momento di passare dall'altra parte e usare questi 25 anni di esperienza per insegnare a qualcuno ad amare questa arte quanto la amo io. E poi magari perchè no, anche pensare di fare una mia personale. :)
Questa è l'immagine di una delle mostre a cui ho partecipato, in cui si vedono 4 miei lavori: 2 vasi con frutta, fiori e dettagli in oro, anche quelli realizzati da me; un quadretto con uno degli elfi della famosa Cicely Mary Barker e un piatto con frutta e fiori.
Ecco alcuni dei lavori a cui sono più legata:
servizio da tè in porcellana, composto di 4 tazze con piattino, lattiera, zuccheriera e teiera, con soggetti tratti dai lavori di Peter Faust e due poesie, Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale, di Eugenio Montale, e L'Infinito di Giacomo Leopardi. La scelta delle poesie nasconde un aneddoto: era il 1996, luglio, il giorno dell'orale dell'esame di maturità. Io portavo come prima materia Italiano ma non ero molto preparata sui poeti del '900. Di Montale poi non ricordavo quasi nulla, tranne questa poesia. Quando la commissione mi ha chiesto di parlare di un poeta del '900 io, da perfetta cretina, ho detto Montale. Non sapendo altro ho recitato tutta la poesia a memoria. Incredibilmente è bastato e dato che questa poesia mi ha "salvato" ho deciso di usare quella. E L'Infinito? Beh la poesia di Montale non era abbastanza lunga per tutto il servizio da tè.............. :) Ecco una tazza con il piattino. Le tazze sono tutte diverse e tutte sono dipinte anche all'interno. Tutto i dettagli e i bordi d'oro del servizio sono stati realizzati da me.
un quadretto tratto dal libro "Le quattro stagioni di Boscodirovo e altre strorie" di Jill Barklem, che ho fatto anni fa per un ex-collega che doveva regalarlo alla sorella per Natale. Ricordo che l'avevo accompagnato dal mio corniciaio di fiducia per scegliere una cornice adatta, e lui ne aveva scelta una che me lo ammazzava! :( Chissà dove sarà ora il mio quadretto...
un quadro con un gatto dipinto nel 1996 che ancora oggi trovo stupendo, nonostante sia passato parecchio tempo.
un altro quadretto con un elfo di Cicely Mary Barker, l'Elfo del trifoglio rosso.
e poi quello che considero il mio "capolavoro", il quadro a cui sono più legata, forse perchè ci ho lavorato tanto, essendo realizzato su una piastrella di ceramica di 33x50 cm. E' la riproduzione di una delle stampe del maestro del Liberty, Alphonse Maria Mucha. Ora fa bella mostra di sè appeso nella mia cucina.
Potrei continuare per ore, perchè il materiale da mostravi di sicuro non mi manca, e la pssione per l'argomento nemmeno. Con questo piccolo "estratto" del mio lavoro vorrei solo far capire ai più scettici che sulla ceramica si può dipingere qualsiasi cosa, qualsiasi soggetto. Certo, non è necessario imbarcarsi in progetti così ambiziosi come questi, almeno non all'inizio, ma posso garantirvi che anche dei lavori semplici danno moltissima soddisfazione, come questo bicchiere lavorato semplicemente a pennino e raffigurante Snoopy e Linus, del famoso Charles Monroe Schulz (io per non farmi mancare niente ho dipinto anche la seggiolina di quando ero bimba di lilla)
oppure una semplice scatoletta per un regalo con una delle bimbe di Sarah Kay (la foto è un po' sfocata ma pazienza).
Spero di non avervi annoiato ma anzi di avervi incuriosito. Se qualcuno volesse ulteriori informazioni o volesse anche solo chiacchierare un po' sull'argomento può contattarmi via mail o sul mio profilo Facebook.
E se avete un sogno, un desiderio, la voglia di fare qualcosa, che sia la pittura su ceramica o qualcos'altro, fatelo adesso, non aspettate tempi migliori, perchè i tempi migliori ce li dobbiamo costruire noi. Perchè come diceva Walt Disney:
If you can dream it, you can do it!
E per non farmi mancare davvero niente con questo post partecipo al Giveaway di Vaty: Food & Travel per la sezione FOOD.