Da quando ho fatto il Pudding alla marmellata ho scoperto che adoro i dolci che prevedono all'interno dei biscotti. Non parliamo di cose tipo tiramisù o zuppa inglese. Parliamo di dolci dove i biscotti vengono sbriciolati e sostituiscono, in tutto o in parte, la farina. Di sicuro il risultato è un dolce più calorico, ma decisamente più ricco.
E' poi un ottimo sistema per far fare la fine eroica a un pacchetto di biscotti che si avvicina alla scadenza e quindi non sarebbero più nelle condizioni ottimali per essere mangiati così, diciamo, in purezza.
Avevo un pacchetto di savoiardi in dispensa, comprati tempo fa per fare una Charlotte. In quell'occasione c'era stato un piccolo incidente di percorso e un cambiamento in fieri del tipo di dolce, con relativo accantonamento dei savoiardi.
Adesso però non si poteva più rimandare: mi sono messa alla ricerca di una ricetta adatta e ne ho trovato una che prevedeva appunto l'uso dei savoiardi, oltre alla farina di riso. La ricetta , presa in un vecchio libro, prevedeva l'uso di mandorle e uvetta, che io ho "sostituito" con cioccolato e cannella, un abbinamento che ho scoperto da poco e che adoro.
Ingredienti:
150 g di savoiardi
50 g di farina di riso
50 g di zucchero
1/2 l di latte intero
4 uova
70 g di cioccolato fondente
5 g di cannella in polvere
Procedimento:
Versate il latte e lo zucchero in una casseruola e portate quasi a bollore mescolando. Quindi togliete il recipiente dal fuoco.
Aggiungete al latte i savoiardi sbriciolati e la farina di riso mescolando bene; rimettete quindi la casseruola sul fuoco e fate cuocere a fuoco basso per circa mezzora mescolando continuamente.
Lasciate poi raffreddare il composto.
Non spaventatevi quando otterrete questo:
All'inizio non ha nemmeno un buon odore (^_^) ma dopo i 30 minuti sul fuoco cambia.
Mentre il composto-pappone raffredda, separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ben ferma.
Quando il composto sarà freddo agiungeteci uno alla volta i 4 tuorli, il cioccolato ridotto a scaglie, la cannella e per ultimi gli albumi.
Versate quindi il composto ottenuto nello stampo scelto e fate cuocere a bagnomaria in forno a 180° C per circa 30-35 minuti.
Lasciate intiepidire e sformate.
A me sono venuti 10 piccoli budini, 6 a ciambella e 4 classici.
Con questa ricetta partecipo al contest #cacaospeziato
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sabato 30 maggio 2015
mercoledì 13 maggio 2015
Le meringhette passeggiavano per il bosco...
Le meringhette passeggiavano tranquille per il bosco, e ogni tanto si fermavano a riposare all'ombra di un grande zucchero filato.
Il paesaggio era molto suggestivo: ruscelli di confetti scorrevano nella valle di pan di Spagna. Era appena terminata la stagione delle pioggie di Alchermes, e la valle era pronta per il raccolto di zuppa inglese.
Da ogni parte del regno giovani meringhette si erano messe in viaggio verso una sola destinazione: camminavano spedite, dirette al palazzo reale.
In tutte le locande del regno era stata affissa una pergamena che recitava:
Era un grande onore per una giovane meringhetta essere scelta per un compito così importante.
Solo 160 avrebbero passato la rigida selezione del gran ciambellano, monsieur Macaron, il massimo esperto di meringhette di tutto il regno.
Ingredienti:
2 albumi
stesso peso di zucchero semolato
stesso peso di zucchero a velo
un pizzico di sale
Procedimento:
Mescolate i due tipi di zucchero in una ciotola e metteteli da parte.
Mettete gli albumi in una ciotola con un pizzico di sale e iniziate a montare con le fruste elettriche.
Quando il composto comincia a diventare bianco aggiungete metà dello zucchero e continuate a montare con le fruste fino ad ottenere un composto ben fermo, aggiungendo man mano il restante zucchero.
Quando sollevando le fruste si formeranno delle increspature tipo "onde" con il composto, la meringa è pronta.
Ora riempite un sac à poche la meringa e formate le meringhe su una teglia ricoperta di carta forno.
Io ho usato una bocchetta piccola e liscia.
A questo punto infornate a 90° C per circa 3 ore. Controllate le meringhe. Io alla fine le ho lasciate una buona mezzora in più.
Laciatele raffreddare completamente potrete conservarle fino a un mese in una scatola di latta.
Con queste dosi me ne sono venute 160. E monsieur Macaron le ha ritenute tutte e 160 all'altezza del reale compito: e meringata sia.
Con le mie meringhette partecipo al contest di Coccole di dolcezza - "Albume...che guerra sia !".
Il paesaggio era molto suggestivo: ruscelli di confetti scorrevano nella valle di pan di Spagna. Era appena terminata la stagione delle pioggie di Alchermes, e la valle era pronta per il raccolto di zuppa inglese.
Da ogni parte del regno giovani meringhette si erano messe in viaggio verso una sola destinazione: camminavano spedite, dirette al palazzo reale.
In tutte le locande del regno era stata affissa una pergamena che recitava:
Si rende noto alla Cittadinanza tutta
Per ordine di Sua Altezza Reale Lady Madeleine
che sono richiesti i servigi di 160 giovani meringhette per la preparazione di una reale meringata.
La scelta delle meringhette più meritevoli si terrà a palazzo nel giorno di Saint Honoré.
Era un grande onore per una giovane meringhetta essere scelta per un compito così importante.
Solo 160 avrebbero passato la rigida selezione del gran ciambellano, monsieur Macaron, il massimo esperto di meringhette di tutto il regno.
Ingredienti:
2 albumi
stesso peso di zucchero semolato
stesso peso di zucchero a velo
un pizzico di sale
Procedimento:
Mescolate i due tipi di zucchero in una ciotola e metteteli da parte.
Mettete gli albumi in una ciotola con un pizzico di sale e iniziate a montare con le fruste elettriche.
Quando il composto comincia a diventare bianco aggiungete metà dello zucchero e continuate a montare con le fruste fino ad ottenere un composto ben fermo, aggiungendo man mano il restante zucchero.
Quando sollevando le fruste si formeranno delle increspature tipo "onde" con il composto, la meringa è pronta.
Ora riempite un sac à poche la meringa e formate le meringhe su una teglia ricoperta di carta forno.
Io ho usato una bocchetta piccola e liscia.
A questo punto infornate a 90° C per circa 3 ore. Controllate le meringhe. Io alla fine le ho lasciate una buona mezzora in più.
Laciatele raffreddare completamente potrete conservarle fino a un mese in una scatola di latta.
Con queste dosi me ne sono venute 160. E monsieur Macaron le ha ritenute tutte e 160 all'altezza del reale compito: e meringata sia.
Con le mie meringhette partecipo al contest di Coccole di dolcezza - "Albume...che guerra sia !".